
C’è una provocazione nel titolo “Finalmente vendiamo QUADERNI”, con cui nel 1993 venne lanciato uno dei progetti più emblematici nella storia di Arbos. Un titolo che gioca sul paradosso: in un mondo dominato dalla corsa all’innovazione e al superfluo, cosa c’è di più semplice, essenziale, di un quaderno? Eppure proprio in quella semplicità risiede un enorme potenziale creativo, culturale, umano.

“QUADERNI” non è solo un prodotto. È un progetto, un’opera collettiva e aperta, progettata e realizzata dalla Mala. Arti Visive, gruppo d’arte concettuale e da Arbos con la collaborazione della galleria d’arte contemporanea Neon di Bologna.
Un’idea forte, nata dall’incontro tra arte e manifattura, che ha scelto di valorizzare il quaderno come spazio libero di espressione individuale. Un oggetto democratico, alla portata di tutti, capace però di diventare – nelle mani di chi scrive, disegna o pensa – un’opera unica e personale.
Un progetto culturale e produttivo
Alla base dell’operazione c’è una visione chiara: cultura e impresa non sono mondi separati. Un’economia sana può generare cultura, e una cultura autentica può vivere anche nei prodotti di uso quotidiano. QUADERNI è stato pensato così: un oggetto dal design essenziale, con una grafica sobria e una struttura pratica, venduto a un prezzo accessibile per essere davvero “popolare”. Non nel senso di semplificato o generico, ma nel senso più nobile del termine: capace di raggiungere e parlare a tutti.



Nel 1994, per il lancio del progetto, dieci gallerie d’arte italiane – da Bologna a Milano, da Torino a Piacenza – esposero i quaderni già utilizzati da artisti, scrittori, giornalisti, studenti.
Ogni copia diventava così un pezzo unico, portatore di senso e di vita. A completare il progetto, installazioni, disegni, gigantografie e una fotocopiatrice messa a disposizione del pubblico per duplicare e condividere i contenuti.
Un modo per dire che anche ciò che nasce per essere personale può diventare collettivo.
QUADERNI un luogo mentale
C’è una frase che accompagna il progetto QUADERNI sin dall’inizio: “I pensieri, e forse anche il mondo, se non li pensi non esistono”.
Non abbiamo più realtà oggettive che si impongano da sole: tocca a noi costruire senso, ogni giorno. E per farlo, serve un luogo. Un luogo mentale, certo, ma anche fisico, concreto.
Un contenitore di carta dove le idee possano fermarsi, crescere, sbagliare, cambiare.
Il quaderno è proprio questo: una casa per il pensiero.



Un prodotto senza tempo
A più di trent’anni dalla sua nascita, QUADERNI è ancora oggi uno dei bestseller di Arbos.
Continuamente ristampato, venduto nelle cartolerie e librerie di tutto il mondo, è la dimostrazione concreta che un’idea forte, quando è autentica, non invecchia. Anzi, resta viva, attuale, capace di parlare anche alle nuove generazioni.
Il successo duraturo di QUADERNI racconta molto del modo di fare prodotto di Arbos. Oggetti che parlano, che raccontano storie, che invitano alla riflessione. Oggetti belli, sì, ma anche profondi. Pensati per chi ama circondarsi di cose che hanno un’anima. Per chi non si accontenta di un bel design, ma cerca anche un messaggio, un contenuto, un gesto di responsabilità.

Oggetti comunicanti, non solo strumenti
Con QUADERNI, Arbos conferma la propria missione: trasformare il prodotto in un messaggio culturale. Ogni taccuino, ogni agenda, ogni prodotto Arbos nasce con l’idea di comunicare qualcosa: un’attenzione all’ambiente, alla bellezza, alla memoria, alla libertà di espressione. Prodotti sostenibili, fatti con materiali riciclati, con una cura artigianale e una visione contemporanea.
In un’epoca in cui la velocità spesso sacrifica la profondità, QUADERNI è un invito a rallentare. A prendersi il tempo per pensare, per scrivere, per progettare. A restituire valore a ciò che ci accompagna ogni giorno. Perché un semplice quaderno, se pensato bene, può diventare molto di più: un gesto di libertà, un atto culturale, un’opera d’arte personale.

E allora sì, “finalmente vendiamo QUADERNI”.
Ma vendiamo anche – e soprattutto – possibilità. Possibilità di esprimersi, di creare, di immaginare. Possibilità di fermarsi e pensare. E in fondo, non è proprio questo che rende un prodotto davvero prezioso?