
Settembre, a Mantova, ha avuto un profumo speciale. È stato il profumo dei libri, delle piazze animate, delle parole che si intrecciavano nell’aria. Dal 3 al 7 settembre 2025, la città è tornata a essere il cuore pulsante della letteratura grazie al Festivaletteratura Mantova 2025, l’evento letterario più longevo e amato d’Italia.
Per cinque giorni, oltre 300 autrici e autori da tutto il mondo hanno riempito palazzi storici e piazze con incontri, spettacoli, laboratori e dialoghi. Si è parlato di letteratura, certo, ma anche di diritti, di conflitti, di amore, di lingua, di appartenenza. Il Festivaletteratura Mantova 2025 ha invitato il pubblico a riflettere sul presente e a viaggiare nel tempo, tra le pagine della storia e i sogni di futuro.

Festivaletteratura Mantova: attualità, cultura, festa e immaginazione.
Ampio spazio è stato dedicato ai temi più urgenti: la guerra a Gaza e quella in Ucraina, raccontate dalle voci degli scrittori Adania Shibli, Atef Abu Saif, Yaroslav Trofimov e Katerina Gordeeva. Incontri intensi che hanno toccato le coscienze, ricordandoci quanto sia importante non restare indifferenti davanti al dolore e alle ingiustizie.
Ma il Festivaletteratura di Mantova è stato anche un luogo di festa e immaginazione. I bambini hanno imparato a stampare libri, i ragazzi hanno sognato nel Forte di Pietole, il cimitero monumentale si è trasformato in un palcoscenico di musica e poesia. Sono stati ricordati grandi maestri come Andrea Camilleri, e non sono mancati momenti di pura emozione grazie alla poesia, alle storie senza tempo di Agatha Christie, e alle lezioni “orizzontali” che hanno reso ogni ascoltatore parte del racconto.
Il festival ha ospitato anche progetti speciali che hanno unito arte, memoria e contemporaneità. La mostra “Tra Resistenza e Costituzione”, con le immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, ha riportato il pubblico al 25 aprile 1945. Lo spettacolo “Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi, con la straordinaria Federica Fracassi, ha esplorato i legami tra corpo e mente, bellezza e fragilità. Il concorso “Meglio di un romanzo” ha premiato il miglior progetto di giornalismo narrativo under 30, rinnovando la vocazione del festival a scoprire nuovi talenti.


Anche Arbos, come ogni anno, ha contribuito a questo racconto collettivo.
Per l’edizione 2025 abbiamo realizzato i quaderni in cartapaglia Arbos, distribuiti durante le giornate del festival: oggetti semplici e sostenibili, nati per raccogliere pensieri, appunti, dediche e riflessioni. Pagine che, tra una conferenza e un firmacopie, hanno accolto idee e sogni dei partecipanti.
Sostenere il Festivaletteratura Mantova 2025 è stato per noi un gesto concreto di impegno culturale e ambientale. La cartapaglia Arbos, ottenuta dal recupero di scarti agricoli, è un materiale simbolo di economia circolare: naturale, resistente e ricco di storia. Ogni quaderno Arbos nasce per durare e per raccontare, nel rispetto della natura e del sapere artigianale italiano.

La nostra partecipazione al Festivaletteratura rappresenta l’incontro tra due valori che sentiamo profondamente uniti: la cultura e la sostenibilità. Crediamo che scrivere, leggere, creare con consapevolezza sia un modo per costruire un futuro più giusto, umano e rispettoso dell’ambiente.

Arbos, un quaderno sostenibile per ogni storia
Anche questa volta, Mantova è riuscita a unire tutto ciò che amiamo: la forza delle parole, la bellezza delle idee, la responsabilità verso il Pianeta. Noi di Arbos siamo orgogliosi di aver portato un piccolo segno tangibile di questa visione — un quaderno sostenibile per ogni storia, per ogni voce, per ogni emozione vissuta tra le pagine del Festivaletteratura Mantova 2025.
Il festival si è concluso, ma le sue parole continuano a vivere. Nei quaderni, nei ricordi, e nei cuori di chi c’era. Perché la letteratura – come la carta riciclata – non smette mai di trasformarsi, rinascere e generare nuova vita.