Nulla Dies Sine Linea: una ricerca rivaluta la scrittura a mano

scrivereNulla dies sine linea” è il titolo del  progetto che è stato realizzato dal professor Benedetto Vertecchi e dal Laboratorio di  Psicologia Sperimentale dell’Università La Sapienza sulla capacità di scrittura a mano dei bambini delle scuole primarie.

L’esperimento, condotto su 380 allievi di classi terze, quarte e quinte di due scuole romane, prevedeva che le classi impegnassero 15 minuti tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, nella produzione di brevi testi scritti a mano rispettivamente di 4, 5  e 6 righe.

Dalle analisi è emerso che i bambini mostrano una crescente difficoltà a scrivere a mano e a utilizzare il corsivo. Si può vedere oramai come molti ragazzi non abbiamo sviluppato una propria scrittura in corsivo, mentre la loro grafia si caratterizza per la presenza di caratteri stampatelli, affiancati gli uni agli altri.

Secondo Vertecchi e il suo team, questi risultati sono da attribuire al sempre più scarso utilizzo della scrittura manuale in favore dei mezzi digitali e a questo arriva a corrispondere addirittura diminuzione  della memoria, della capacità di orientamento spaziale e una meno precisa percezione delle relazioni  temporali. 

L’attenuazione della capacità di scrittura manuale, quindi, va oltre l’aspetto strettamente tecnico per investire nel complesso la capacità di esprimere il pensiero in forma scritta.

Emerge sempre più forte e prepotente, comunque, la necessità di riscoprire, oltre all’utilità della scrittura manuale, anche il piacere che questa dà, lasciando scorrere la penna sulla carta in un gesto molto più poetico e sensibile rispetto al ticchettio delle dita sulla tastiera.

Perciò, come recitava la citazione antica “Nulla dies sine linea” – nessun giorno senza una riga –  la pratica della scrittura a mano è un esercizio quotidiano per pensare, riflettere, ascoltarsi e crescere.

In questo video, il professor Vertecchi racconta in breve quanto è emerso dalla ricerca.

https://www.youtube.com/watch?list=UU7vY0HRdRFZcGVhEz35s5xA&v=QFXsFCDPq0s