La storia della Valbrenta, cioè la valle percorsa dal fiume Brenta che va da Bassano del Grappa a Trento passando per Solagna, è una storia ricca di tradizioni artigianali che ha nell’editoria e nella produzione di carta uno dei suoi esempi più antichi.
Questa grande storia è stata affrontata nel corso della lezione “Made in Italy, made in Valbrenta” che il Presidente di Arbos Sergio Paolin ha tenuto a una numerosa classe di studenti della “Scuola e Tempo Ritrovato” (Università della Terza Età) di Valstagna (VI), che qualche giorno fa sono stati in visita in azienda.
Paolin ha spiegato che il termine “made in Italy” è divenuto ormai un termine generico e debole, che non riesce più ad esprimere quei caratteri di forte identità territoriale propri della manifattura italiana, ed ha quindi sottolineato l’importanza che Arbos attribuisce al luogo in cui è sorta, mettendo in luce i valori aziendali e la grande tradizione editoriale della Valbrenta.
“Arbos da sempre – ha detto Paolin – cerca di esprimere attraverso i propri prodotti e la propria comunicazione, una precisa e consolidata specificità territoriale. Costruire e tener vivo un forte legame con la specificità del nostro territorio, con la sua storia, è un modo per creare valore alle nostre produzioni”.
E proprio parlando di questa specificità, Paolin ha tenuto “inchiodata” per quasi due ore l’attenzione degli oltre 40 allievi, raccontando alcuni tratti della straordinaria storia imprenditoriale della Stamperia Remondini, che nel ‘700 era considerata la più grande impresa editoriale in Europa. La Remondini, infatti, aveva in Valbrenta ben 2 cartiere e, nella vicina Bassano, una stamperia con più di 1.000 operai.
Grandissima è stata per tutti la sorpresa nell’apprendere quale grande tradizione nel settore della carta avesse espresso in passato il territorio bassanese, soprattutto pensando a quanto sia difficile, ancora oggi, trovare aziende di quelle dimensioni in Valbrenta. Ecco perché, anche per Arbos, è sempre più importante portare avanti i valori di questa terra e la grande tradizione dell’editoria locale.